Il governo britannico ha dichiarato guerra allo zucchero. Di fronte al preoccupante aumento dell’obesità infantile, il Regno Unito ha introdotto nuove regole che vietano i rifornimenti gratuiti di bevande zuccherate nei ristoranti e limitano le promozioni di alimenti ultraprocessati.
L’iniziativa fa parte di uno dei pacchetti di politiche pubbliche più ambiziosi d’Europa dedicati alla salute dei bambini.
Le misure dividono l’opinione pubblica, ma gli esperti concordano su un punto: senza interventi, il paese rischia di vedere metà dei bambini in sovrappeso entro il 2035.
Londra Avvia l’Offensiva Contro lo Zucchero
Da ottobre 2025, le catene di fast food e i supermercati britannici saranno obbligati a modificare pratiche che per decenni hanno incoraggiato il consumo di calorie in eccesso.
Il rifornimento gratuito di bibite zuccherate è stato abolito, e le offerte “compri uno, prendi due” per prodotti ricchi di grassi, sale o zucchero, noti come alimenti HFSS, sono ufficialmente vietate.
Il governo ha inoltre annunciato la fine della pubblicità dei junk food in televisione prima delle 21:00 e negli ambienti digitali a partire da gennaio 2026. Si stima che tali restrizioni elimineranno circa 7,2 miliardi di calorie all’anno dalla dieta dei bambini, prevenendo fino a 20.000 nuovi casi di obesità.
“Si tratta di proteggere la prossima generazione da un ciclo di cattive scelte alimentari”, ha dichiarato la ministra della Salute, Victoria Atkins, durante la presentazione delle misure.
Scenario Preoccupante: un Bambino su Tre è in Sovrappeso
Dati recenti del National Child Measurement Programme (NCMP) mostrano che il 36% dei bambini britannici tra i 10 e gli 11 anni è in sovrappeso o obeso. I ricercatori avvertono che, se nulla cambierà, la percentuale potrebbe superare il 50% in regioni come Blackpool, Knowsley e Barking & Dagenham entro il 2035.
Secondo la Royal Society for Public Health (RSPH), le abitudini alimentari sono fortemente influenzate da fattori economici e sociali. “Lo zucchero è economico, accessibile e presente in quasi tutti i prodotti industriali. È una questione strutturale, non solo di scelta individuale”, spiega la nutrizionista June Stephens.
La Disuguaglianza Sociale Aumenta la Sfida
L’obesità infantile riflette anche le disuguaglianze regionali. Nel nord dell’Inghilterra, dove l’accesso ai cibi freschi è più limitato, il 10,8% dei bambini tra 4 e 5 anni è obeso, contro l’8,4% nell’est.
Queste disparità preoccupano organizzazioni come Child of the North, che promuove politiche locali per migliorare l’accesso ad alimenti sani e spazi ricreativi.
Tra Sostegno e Critiche
Sebbene la comunità medica abbia accolto positivamente la decisione, settori dell’industria e alcuni consumatori l’hanno criticata come un’ingerenza da “stato balia”.
Grandi catene come Toby Carvery e Morrisons sono state costrette a rimuovere le bevande zuccherate dai propri sistemi di rifornimento, suscitando lamentele sui social media. Tuttavia, le autorità sostengono che l’impatto economico sia minimo rispetto ai costi miliardari del trattamento delle malattie legate all’obesità.
“È una questione di salute pubblica, non di comodità”, ha sottolineato il dottor Michael Levine di Health Equity North.
Con le nuove restrizioni, il Regno Unito mira a cambiare un modello alimentare profondamente radicato e a proteggere un’intera generazione. Ma, come avvertono gli esperti, la vera vittoria arriverà solo quando il paese riuscirà a combinare regolamentazione, educazione e un equo accesso ai cibi sani, non solo eliminando lo zucchero dal bicchiere, ma dalla cultura stessa.